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Perle di coltura di Acqua Dolce

Pubblicato il da Netperla

Perle di coltura di Acqua Dolce :

 

Una grande ironia nella storia delle perle di coltura è che sia proprio la meno cara delle perle di coltura presenti sul mercato a far da rivale per qualità alle perle naturali di una volta.
In effetti, le perle prodotte dai mitili di acqua dolce si trovano oggi nel cuore dell'attività di vendita di gioielli in perle .

Le perle di acqua dolce sono prodotte da mitili, o cozze, nello stesso modo in cui le perle di acqua salata sono prodotte dalle ostriche. Un corpo estraneo, generalmente un minuscolo granello o un parassita, viene inserito in un mitile da cui non puó essere espulso. Per autodifesa e per combattere l'intruso irritante, il mollusco riveste allora il corpo intruso con le stesse secrezioni utilizzate per costruire la sua conchiglia di madreperla.

Per la coltura dei mitili di acqua dolce, gli allevatori aprono appena la conchiglia, ritagliano delle piccole fessure nel mantello dentro il tessuto del mollusco, ed inseriscono in questa fessura delle piccole parti di tessuto vivente del mantello di un mollusco donatore.
Nei mitili d'acqua dolce, l'innesto da solo è sufficiente a far cominciare la produzione di madreperla. La maggior parte delle perle di coltura di acqua dolce sono composte interamente di madreperla, proprio come le perle naturali di acqua dolce e di acqua salata dette "Perle Fini".

 

Perle-fini

 

Biwa

Lungo tutto il secolo scorso, i giapponesi hanno dominato l'industria della perla di coltura. I cinesi sono stati i primi a coltivare i mitili d'acqua dolce per produrre delle perle. La prima coltura di perle d'acqua dolce originarie dal Giappone fu testata poco tempo dopo il successo iniziale nella coltura delle perle d'acqua salata, dagli agricoltori giapponesi esperti nelle cozze di acqua dolce nel lago Biwa, un grande lago, nei pressi di Kyoto. 

 

Biwa-Perle

L'inizio del commercio delle perle d'acqua dolce apparve negli anni 1930. Le perle Biwa, tutte di madreperla, hanno dei colori ancora mai visti nelle perle di acqua salata. La loro brillantezza e la profondità dei riflessi rivaleggiano con le perle naturali. Nonostante con la seconda guerra mondiale si sia interrotta la circolazione delle perle del lago Biwa, negli anni 1950, in Giappone, le perle d'acqua dolce vengono offerte a prezzi meno costosi rispetto alle perle di coltura d'acqua salata, e con i colori naturali che possono vantare le perle d'acqua dolce.

Il successo delle perle Biwa e la pubblicità che era stata fatta era stata cosí efficace che, fino a pochi anni fa, tutte le perle d'acqua dolce venivano sistematicamente denominate “Biwa”, qualsiasi fosse la loro origine e anche se questi riferimenti erano illegali, a meno che le perle son fossero effettivamente provenienti dal lago Biwa. Visitando il lago Biwa, nel 1973, ci si sarebbe potuti rendere conto che la produzione di perle d'acqua dolce aveva ancora prosperato. Ma, malgrado il lago avesse fornito le perle d'acqua dolce alla maggior parte del mondo, c'erano già dei segni evidenti che lo sviluppo avrebbe oramai raggiunto i suoi limiti.

Nel 1984, si poteva osservare che la produzione delle perle del lago Biwa sopravviveva a malapena, a causa dell'inquinamento degli allevamenti, poiché le industrie intorno al lago avevano inquinato tutte le distese d'acqua. Ma di già le perle di coltura d'acqua dolce della Cina rivaleggiavano con le loro omonime del Giappone, cosí belle in qualità come nella scelta dei colori.

Al diminuire della produzione delle perle Biwa in Giappone,la Cina riempí il vuoto con successo. La Cina ha tutte le risorse che il Giappone non ha: un'enorme massa terrestre con disponibilità di innumerevoli laghi, fiumi e canali di irrigazione, una forza lavoro flessibile con costi di mano d'opera inferiori al Giappone, ed è un paese che a disperatamente bisogno di moneta forte.

Nel 1968, la Cina ha sorpreso il mondo con delle raccolte di perle di coltura d'acqua dolce in quantità enormi ed a prezzi ridicolmente di buon mercato. Sfortunatamente per la reputazione della Cina come produttore, e per l'impressione con il pubblico, i cinesi offrono con questa prima ondata di perle cinesi, negli anni 70 e 80, delle perle di forme barocche non molto convenzionali. Immediatamente soprannominate "Rice Krispies" come i cereali americani o "Grani di riso", queste perle non potevano in nessuna maniera rivaleggiare con le migliori perle del lago Biwa. La seconda ondata di perle provenienti dalla Cina invade il mercato con una qualità già migliore. Ma è tra il 1984 e il 1991 che la Cina ha imparato, in fretta e bene, a dominare le tecniche e le migliori forme delle perle con colture più lunghe e una scelta tra i colori più eleganti. La Cina ha quindi continuato a sperimentare. Venne allora la terza ondata travolgente delle perle d'acqua dolce di provenienza dalla Cina. A partire dagli anni 90, la Cina ha sorpreso il mercato delle perle con dei prodotti di una tale qualità che queste perle stanno rivoluzionando il mondo della perla. Le forme, lo splendore, e i colori della nuova produzione cinese corrispondono alle perle Biwa per qualità e talvolta addirittura le superano. Inoltre i colori delle perle come i colori “pesca” o “lavanda” sono unici. 

 

Perle-Lavande

Perle-acqua-dolce.gif

Come testimonianza del successo della Cina, una volta selezionate, le perle d'acqua dolce cinesi sono ben rotonde e cosí belle da poter essere facilmente confuse con le perle d'acqua salata Akoya. La Cina vende le perle bianche fino a 7 mm a circa un decimo del prezzo delle perle di coltura d'acqua salata del Giappone.

 

Perle-Akoya
La produzione di perle d'acqua dolce è anche composta di perle dalle forme irregolari, o barocche, che hanno un certo fascino e sono vendute a prezzi molto bassi. Una selezione delle perle più rotonde è necessaria per realizzare dei gioielli d'eccezione. Due qualità ci sono sembrate abbastanza belle da meritare di essere definite gemme, una perla d'acqua dolce quasi ben rotonda, dalla supericie netta e ben brillante, detta qualità AA+ secondo le norme di GIA, e una perla d'acqua dolce ben rotonda, dalla surperficie netta e ben brillante, detta qualità AAA secondo le norme di GIA. Attiriamo la vostra attenzione su dei negozianti poco scrupolosi che presentano perle di qualità AAA (o perfino con menzioni fantasiose AAA+ o AAAA, poiché sono gradi inesistenti nei sistemi di classificazione) per far credere che si tratti di qualità di alta gamma. Sarà difficile per il consumatore non esperto o poco attento smascherare questi numerosi venditori (in particolare sui siti di vendite ad asta) che propongono delle collane di perle a 1 Euro !

L'acquisto di gioielli di perle di coltura è un acquisto per tutta la vita, conviene non avere fretta, non esitare a telefonare o scrivere al venditore che ha attirato la vostra attenzione per avere dei consigli. Rivolgetevi ad uno specialista di perle di coltura, cosí come fareste per l'acquisto di un diamante, un professionista, preferibilmente basato in un paese della Unione Europea, che vi garantirà la qualità delle perle, e che si impegnerà con un certificato di autenticità, una fattura, un prodotto già sdoganato secondo le regole della legge, una guida per la cura e conservazione delle perle, e un professionista verso il quale potrete sempre rivolgervi per fare reinfilare o modificare le vostre collane di perle, o per porre tutte le domande che vorrete anche molto tempo dopo il vostro acquisto. Netperla vi propone una grande scelta di gioielli di perle di coltura, perle d'acqua dolce, perle d'acqua salata Akoya, Perle nere di Tahiti, Perle bianche o dorate d'Australia, con i nostri modelli in catalogo o con ordini speciali su misura, creati per voi nel nostro laboratorio. Jeremy, il nostro globe trotter negli allevamenti di perle d'acqua dolce :

 

Zhuji-Jeremy

 

 

Zhuji-perle-di-acqua-dolce

Perle di acqua dolce
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Perle di coltura - L'origine contestata delle perle

Pubblicato il da Netperla

L'origine contestata delle perle di coltura

Da dove apprendiamo che la perla di coltura è un'invenzione australiana.
Dos O'Sullivan

Fonte di informazione : Austasia Aquaculture: 12(4), agosto/settembre 1998


Secondo questa fonte, la prima persona a scoprire il segreto della produzione di una perla di coltura   da parte di un'ostrica non fu affatto il celebre Mikimoto ma un impiegato di servizio della pesca in Australia, William Saville Kent, nel 1890. John Saltmarsh, figura dell'industria perliera di Queensland da più di 15 anni, mette in chiaro questo malinteso della storia.
Uno dei perlicoltori più conosciuti nel Queensland è John Saltmarsh, la cui impresa familiare Roko Pearls opera nello Stretto di Torres da più di 15 anni. In una recente conferenza, John Saltmarsh ha sorpreso molti dei suoi spettatori sottolineando che la prima persona a produrre perle di coltura non fu Mikimoto, ma bensì un agente dei servizi della pesca d'Australia, nel 1890.
L'ostrica perlifera viene sfruttata in Australia da molto tempo.

Da oltre un secolo, le ostriche perlifere delle acque che bagnano le coste Nord dell'Australia, sono state sfruttate per la loro madreperla. La scoperta di una perla naturale era all'epoca considerata come un profitto inatteso nell'ambito della raccolta della madreperla o nacre. Così, le ostriche perliere  vengono spesso battezzate "nacre". Durante la Seconda Guerra mondiale, la filiera della madreperla è riuscita a sopravvivere a scapito di severe perturbazioni, senza tuttavia mai rimettersi interamente a causa dell'arrivo della plastica nella fabbricazione dei bottoni. Dalla fine del secolo precedente, pochi si sforzarono di coltivare le ostriche perlifere.  G. S. Streeter di Broome è conosciuto per avere coltivato, negli anni 1890, delle semiperle a Roebuck Bay, eseguendo dei piccoli fori nella conchiglia delle ostriche vive e inserendovi delle piccole particelle sferiche di nacre, formando un nucleo.

È nel 1956 che la perlicoltura vede realmente il giorno, con la creazione di un allevamento appartenente a Pearls Proprietary Ltd, un consorzio australo-japonaise di Kuri Bay, a 420 km a nord di Broome, in Australia occidentale. Dal 1973, Kuri Bay è reputata di produrre quasi il 60% delle più belle perle rotonde, semiperle e perle barocche del mondo. Oggi, la perlicoltura è l'industria di acquacoltura australiana più importante; essa rappresenta ogni anno da 200 a 250 milioni di dollari australiani. La principale specie coltivata è la Pinctada maxima, l'ostrica dalle labbra dorate, a nord-ovest dell'Australia occidentale (al primo capo attorno a Broome), sulla penisola di Coburg e nella regione di Darwin e di Bynoe Harbour (Territorio del Nord), e infine nella parte nord del Queensland, essenzialmente nella regione dello stretto di Torres. I sommozzatori raccolgono sui fondali marini le ostriche perlifere selvagge, nel quadro di un sistema  che previene il sovrasfruttamento della specie.

La cultura tradizionale su zattere continua ad essere utilizzata in certe parti dello stato del Queensland; tuttavia, la maggior parte dei perlicoltori utilizzano palamiti di superficie o immersi. La coltura nel fondale perdura in alcune zone. Dei pannelli di griglie di plastica trattengono le ostriche perlifere in sacche individuali, cosa che facilita la loro pulizia periodica con getti d'acqua ad alta pressione, a partire da imbarcazioni annesse.

"Tutti considerano che il celebre Mikimoto fu il primo a scoprire il segreto che l'uomo cercava da sempre, e cioè il modo di indurre un'ostrica perlifera a produrre una perla", racconta John Saltmarsh a Austasia Aquaculture. "Si è narrata spesso la storia del giovane figlio del fabbricante di tagliatelle giapponesi il cui sogno era quello di rendere le perle accessibili alle donne normali di tutto il mondo, e questo ancora di recente in un documentario, The Mystique of the Pearls. Mikimoto fu senza alcun dubbio un gigante dell'industria dei nostri tempi... ma non è lui l'inventore della  perlicoltura."Secondo John Saltmarsh, Mikimoto ha senza dubbio aperto più di chiunque altro la strada all'industria perliera, ma non ha scoperto il segreto della perla."Nel 1907, altri due giapponesi depongono, indipendentemente l'uno dall'altro, un brevetto concernente la produzione di una perla sferica in un'ostrica perliera. Il primo, M. T. Mise, è carpentiere in un villaggio; il secondo, il Dottor Nishikawa, è biologo. Uno vive sull'isola settentrionale del Giappone, l'altro sull'isola meridionale."

La coincidenza è già strana, poiché i due uomini non si conoscono, e non si sono mai incontrati. Eppure, a una settimana di intervallo, entrambi depongono una domanda di brevetto relativo alla produzione di perle di coltura sferiche. In entrambi i casi, il metodo è lo stesso. Secondo John Saltmarsh, è Mikimoto che, in seguito, rende celebre la procedura, ma il brevetto tratto dai principi e dal metodo fu attribuito al Dottor Nishikawa, che ne condivise la proprietà con  M. Mise.
Come il Dottor Nishikawa e M. Mise scoprirono il segreto della fabbricazione delle perle ? La risposta ci porta in Australia.

La paternità del procedimento ritorna all' Australia.

La fine degli anni 1800 in Australia del Nord è segnata dalla presenza della grande flottiglia perliera giapponese, la flottiglia del mare d'Arafura. Secondo John Saltmarsh, sono più di 400 barche giapponesi che operano nelle acque dello stretto di Torres, con fino a 2 000 giapponesi insediati a Thursday Island.
La madreperla è una merce di grande valore sui mercati mondiali dominati dai giapponesi.
"L'intendente per la pesca del Queensland è all'epoca William Saville Kent", racconta John Saltmarsh. "Le perle lo affascinano. Studia il metodo di coltura delle semiperle utilizzate dai cinesi che, da molto tempo, producono dei modellini di madreperla del Buddah. Nella conchiglia di un'ostrica perlifera di acqua dolce, inseriscono un minusculo Buddah di rame sotto il mantello, contro l'interno della conchiglia, prima di fissarlo ad un pezzetto di filo che esce da un foro. È questo stesso metodo utilizzato ugualmente da G. S. Streeter."
"William Saville Kent migliora il procedimento incollando il nucleo all'interno della conchiglia grazie ad un adesivo di resina riscaldata. È ad Albany Passage, vicino a Thursday Island, che stabilisce la prima produzione di Perle di coltura Australiane. Le sue semiperle raggiungono un prezzo elevato e  fa per  anni esperimenti per ottenere perle rotonde. Nel 1890, produce con successo una perla di coltura veramente sferica."
Sicuramente non realizza il valore del frutto dei suoi sforzi, poiché egli rende partecipe del suo metodo chiunque sembra interessarsene. Egli promette di pubblicarne la descrizione, intravedendo forse qualche prospettiva commerciale, ma senza mai farlo. Alla sua morte, nel 1906, l'allevamento di Albany viene venduto, il suo metodo e il suo procedimento tecnico anche.
Il Dott. Alvin Seale riporta nel luglio 1910, nel Journal of Science, che l'australiano che ha acquisito l'allevamento sperimentale di William Saville Kent è riuscito a coltivare delle perle sferiche secondo il metodo appreso nella sperimentazione. "Ma questo signore deve avere cessato di interessarsene poiché non si sente più parlare dell'allevamento di Albany", precisa John Saltmarsh.
Ma torniamo al Dott. Nishikawa et à M. Mise : questi hanno avuto qualcosa in comune. Tanto il suocero di M. Mise che viveva con lui, che il Dott. Nishikawa erano impiegati nella flottiglia perliera del mare di Arafura a Thursday Island, all'epoca in cui William Saville Kent non smetteva di parlare del suo metodo di coltura di perle rotonde.
Nel 1968, Joan Young Dickinson è la prima a rendere pubblica questa incredibile coincidenza. Nella sua opera The Book of Pearls, scrive: "Sembra che, verso la fine del XIX° secolo o all'inizio del XX°, un produttore di ostriche australiane sconosciuto scopre il buon metodo... e trasmette il suo segreto senza volerlo a due giovani brillanti giapponesi".
Le perle dei mari del sud allevate in Australia occupano il primo posto in un mercato fruttuoso e molto specializzato; è dunque buono a sapersi che c'è un australiano all'origine del procedimento di produzione.

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Bibliografia
I paragrafi sulla produzione e la storia dell'industria perliera in Australia sono estratti da una comunicazione di David (Dos) O'Sullivan, Rick Scoones, Derek Cropp et Owen Bunter, intitolata "The Old and the New of Australian Pearl Production", presentata alla conferenza World Aquaculture '98 che si è tenuta a Las Vegas, negli Stati Uniti d'America, dal 15 al 19 febbraio 1998.

Visto su lamaisondelaperle.be

 

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Perle Akoya

Pubblicato il da Netperla

Le perle Akoya

Le perle Akoya provengono dal Giappone, paese dove nacque la perlicoltura tale quale si intende oggi, nel suo grande e maestoso successo. Le altre zone di produzione non sono che un derivato di questo approccio accademico. Bisogna ricordare che Mikomoto aveva come amico un ingegnere della marina giapponese. Questo ingegnere conosceva il mondo acquatico e per la sua intelligenza e le sue conoscenze, ha potuto realizzare questa magia.

Akoya è di fatto il nome comune dell’ostrica che produce le perle. Il nome scientifico del mollusco è Pinctada Fucata o Pinctada fucata martensii per i più esigenti.

 

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"Akoya" proviene dal nome del luogo dove queste ostriche perlifere sono state coltivate nel passato più remoto. Molto tempo fa, le perle Akoya si coltivavano in grandi quantità a Akoya-no-ura, nella prefettura di Aichi. Queste perle coltivate sono quindi state denominate "Perle Akoya ".

Nel marzo 1998, un bibliotecario GIA ha chiesto a Osama Fukumoto l'origine della parola “Akoya”

Fukumoto rispose :

"Ako" deriva dal giapponese antico, che non è più in uso e che significa "bimbo mio", e "Ya" è un suffisso del nome di una persona o di un pronome che esprime affetto, usato ancora nel linguaggio corrente.

Fukumoto ci lascia pensare che, poiché le perle erano talmente apprezzate e trattate con tenerezza, il popolo giapponese ha cominciato a chiamarle Akoya, come faceva coi loro bambini. Inoltre, in seguito è diventato il nome dell'ostrica nel linguaggio comune.

L'antico luogo "Akoya" è situato nella penisola di Chita, nella prefettura di Aichi in Giappone. La città non si trova più nelle carte geografiche attuali.

Riassumendo “Akoya” è il nome comune dato all’ostrica che produce queste perle . Gli antichi giapponesi, che facevano un lavoro rurale e la cui cultura generale si trasmetteva solamente per via orale nelle campagne, avrebbero dato questo nome alle ostriche che essi proteggevano e che chiamavano come i loro bambini. Il nome sarebbe stato utilizzato per parlare del luogo in cui si trovavano le ostriche perlifere. Questo luogo divenne Akoya e si parla allora di Perle Akoya.

Come molti dei nomi comuni nati dal senso del primo utilizzo nel linguaggio popolare, tale è rimasto...

Oggi le perle Akoya sono le perle d'acqua di mare, dette anche di acqua salata.

Perle-Akoya

 

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Netperla vi presenta le rarissime perle barocche Akoya blu argentate, dai dolce riflessi rosa, queste perle sono molto rare, e le troverete sui siti del gruppo Netperles & Interpearls

 

Perle Akoya

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Regali di natale - Gioiello di perle di coltura

Pubblicato il da Netperla

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Potete trovare degli articoli interessanti sulle coltivazioni di perle, metodi di coltura, qualità delle perle, e molti altri interessanti argomenti su www.perla.tv. Il sito non è che all'inizio, e verrà continuamente arricchito di informazioni non commerciali, ma mirate ad ampliare le conoscenze sulle perle. E' importante conoscere le perle prima di fare un acquisto. Capire come sono prodotte e come vengono classificate è sicuramente cosa utile nel momento in cui deciderete di acquistare un gioiello di perle.

Per essere aggiornati e ricevere informazioni e curiosità interessanti sulle perle e sulle coltivazioni potete iscrivervi alla nostra newsletter, prettamente informativa, e non commerciale, su
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Perle di coltura
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Collane di perle di Tahiti

Pubblicato il da Netperla

Le Collane di perle di coltura di Tahiti


 Abbiamo notato che alcuni venditori (il più delle volte sono dei venditori stranieri) fanno giochi di parole. Presentano delle collane di perle di acqua dolce con il titolo "Tahiti" giocando sul fatto che si tratta del colore "Tahiti"...poiché stanno parlando di perle nere. Bisogna sapere che ci sono delle perle che provengono dalla Cina, dette anche perle di acqua dolce, che sono delle perle nere MA CHE NON SONO ASSOLUTAMENTE DELLE PERLE DI TAHITI.

Il lustro, la bellezza e i colori delle perle rare e sublimi di Tahiti non saranno mai comparabili alle perle di acqua dolce, che hanno certamente il loro fascino, ma non hanno lo stesso valore nè quell'oriente incomparabile. Non lasciatevi ingannare, rivolgetevi piuttosto a uno specialista di perle di coltura che saprà consigliarvi e col quale vi sentire tranquilli di acquistare in sicurezza il vostro gioiello. Un venditore professionale vi consegnerà le perle con un certificato di autenticità ed una fattura a vostro nome. Su Netperla.com saremo felici di consigliarvi e aiutarvi nella vostra scelta, un gioiello di perle   è un acquisto di tutta una vita (e anche di più).. Acquistate le vostre perle presso un professionista che vi garantisce la qualità, la provenienza, il lustro, l'oriente delle vostre perle. Se avete delle domande, Netperla  è a vostra disposizione. Buona accoglienza garantita!

Nella foto una collana in perle di Tahiti :


Collane di perle di Tahiti
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Perle di coltura - Perle naturali

Pubblicato il da Netperla

Le perle sono stimate per la loro bellezza e rarità da più di quattro
mila anni.

Dalla Cina, dall'India e dall'Egitto, alla Roma imperiale, al mondo
arabo, alle tribù, alle culture indigene americane e ovunque in tutto il
mondo e in tutta la storia documentata, gli uomini hanno apprezzato
queste gemme uniche ancor più di ogni altra pietra o gemma.

La perla è l'unica gemma che nasce e si sviluppa all'interno di un
organismo vivente. Alcune perle si formano nelle ostriche o molluschi,
quando una sostanza estranea (il più delle volte un parassita - non un
granello di sabbia), si introduce nel guscio del mollusco, penetrando
nel tessuto molle del mantello, e insediandosi verso l'alto delle
cellule epiteliali. In reazione all'irritazione, le cellule epiteliali
fanno come una sacca (nota come sacca perlifera), che secerne una
sostanza cristallina chiamata nacre o madreperla, la stessa sostanza che
compone l'interno del guscio di un'ostrica; la nacre si accumula in
strati sovrapposti intorno all'irritante, formando la perla.

Ci sono circa 8.000 diverse specie di molluschi (molluschi bivalvi), di
cui solo circa 20 tipi sono in grado di produrre perle.



Le perle naturali, o perle fini, sono sempre state estremamente rare e preziose.
Dal momento che gli strati di madreperla tendono a ricoprire l'irritante
conservandone la forma irregolare originale, le perle naturali, o perle
fini, di forma rotonda o sferica sono rarissime, e quindi sono molto
ricercate. La maggior parte delle perle fini sono perle di forma
irregolare. Solo una piccolissima percentuale tra le ostriche produrrà
una perla.

Tra le perle che sono prodotte, solo poche si svilupperanno ad una certa
dimensione, ad una certa forma, e con un colore adatto per poter creare
un gioiello, e solo una piccola parte di queste perle saranno raccolte
dagli esseri umani. Si ritiene generalmente che solamente un'ostrica su
diecimila produrrà naturalmente una perla di qualità gemma degna dei più
bei gioielli di perle. Ovviamente, se ci basassimo soltanto sulla
natura, il possesso di perle sarebbe ancora riservato solo per le
persone più ricche del mondo, e l'ostrica che produce perle sarebbe sul
punto di estinguersi a causa delle troppe raccolte.

Poiché le perle sono considerate come delle gemme da una gran parte
della popolazione mondiale, e questo vale da migliaia di anni, questo
interesse ha portato allo sviluppo delle perle coltivate o perle di coltura.

Verso la fine del XIX° secolo e l'inizio del XX° secolo, tuttavia,
alcuni ricercatori giapponesi hanno scoperto un metodo per indurre delle
ostriche in allevamento a produrre perle così come succede in natura. In
sostanza, la tecnica prevede l'innesto di una sostanza estranea, o
nucleo, nel tessuto delle ostriche o dei molluschi, e rimmergendo le
ostriche o i molluschi in mare, permettendo così di sviluppare una perla
naturalmente. Questa pratica era già diffusa per le perle Mabe.

Kokichi Mikimoto perfezionò la tecnica per stimolare artificialmente lo
sviluppo di perle rotonde nelle ostriche Akoya, ricevendo un brevetto
per questa tecnologia nel 1916.

Sebbene brevettata nel 1916, questa tecnica da allora è stata
migliorata e intensamente utilizzata in tutto il mondo e non è più
utilizzata soltanto per le perle Akoya, ma anche per le
perle di acqua dolce, o perle di fiume, e per perle nere di Tahiti e le
perle Australiane dei mari del sud.



La scoperta di Mikimoto ha aperto le porte ad una importante attività
industriale delle perle, grazie alla quale le
perle potevano essere coltivate come una coltura agricola, molto più che
semplicemente pescate. Le perle coltivate sono oggi prodotte in quantità
tale che chiunque può averne. Il business delle perle coltivate ha oggi
superato di gran lunga quello delle perle fini. Anche se esiste sempre
un mercato delle perle raccolte casualmente durante la pesca, diventa
sempre più difficile trovare queste perle, che vengono vendute all'asta
per centinaia di migliaia di dollari. Oggi, acquistare una collana di
perle in qualsiasi negozio nel mondo significa acquistare una collana di
perle coltivate.

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Siete residenti in Svizzera o vorreste recapitare dei doni in perle ai vostri cari in Svizzera?
Netperla ha pensato anche a Voi, e ha messo a disposizione il nuovo sito www.netperles.ch <http://www.netperles.ch>  di Vendita di perle di coltura in Svizzera,  in 4 lingue , dove i prezzi sono esposti in Franchi Svizzeri e la TVA non è applicata per le consegne in Svizzera.
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Perle di coltura - Kokichi Mikimoto
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Perle di coltura - Cura delle perle

Pubblicato il da Netperla

Le perle sono come altre gemme e metalli preziosi.
 
 E 'importante avere une cura speciale delle vostre perle al fine di preservare il loro bagliore luminoso e bello per le generazioni a venire.
 
Le perle coltivate non sono fragili, ma richiedono una particolare attenzione per mantenere tutta la loro bellezza e durare nel tempo, la durata media della vita di una collana di perle di buona qualità è di due secoli.
 
 
 I prodotti di cura della persona possono danneggiare le vostre perle, come smalti, lacche, cosmetici e profumi che contengono sostanze chimiche che rovinano il lustro delle vostre perle rendendolo spento e scialbo.
  Le sostanze acide presenti nelle secrezioni cutanee, come il sudore molto acido, sono pericolose per le vostre perle ed è importante pulire i vostri gioielli di perle dopo averli portati con un panno umido morbido, prima di riporli .
 
 
 Si raccomanda di indossare i vostri gioielli di perle solo dopo aver usato prodotti e cosmetici come la lacca per capelli, il profumo, il trucco, ecc ....
 
 
  Bastano semplici misure atte a proteggere le vostre perle regolarmente, come pulire le perle con un panno morbido umido dopo averle portate, operazione veloce che prende solo un minuto,  e infine riporle nella loro custodia. Questo procedimento garantisce che le perle non saranno aggredite da tutti i prodotti nocivi che abbiamo citato prima.
 
  E' importante conservare le perle separatamente dagli altri gioielli. Mantenete sempre le vostre perle separate da elementi duri che potrebbero graffiare come le punte di spille, di anelli, di diamanti o altro. Le perle si conservano meglio in uno scrigno separato o in una bustina di tessuto morbido, o in un vano separato del vostro portagioie.
 
 
  Potete inoltre curare e lucidare le perle con un panno morbido di camoscio, o meglio ancora con una pelle di daino, e una goccia di olio d'oliva, che le idrata e le fa brillare. Le perle sono prodotte da un organismo vivente,  sono composte di acqua e proteine e se queste vengono meno si possono seccare provocando screpolature della madreperla, e dunque causare seri danni alle perle. Il profumo, l' alcool, i prodotti chimici, il limone, gli acidi, la lacca, l' acqua insaponata e soprattutto il cloro, sono i principali nemici delle perle. Ogni tanto, immergete le vostre perle in acqua leggermente salata per alcuni minuti, poi asciugatele e pulitele delicatamente con olio di oliva come descritto sopra.
  Non conservate le perle in buste di cotone o lana per non favorire il processo di disidratazione. Se non indossate le vostre perle, potete mettere un batuffolo di cotone bagnato accanto alle perle nella custodia in cui conservate le vostre perle. Non utilizzate apparecchi di pulizia ad ultrasuoni.
 E, infine, evitate di pulire le perle con spazzolini da denti o altri materiali abrasivi troppo aggressivi.  Se indossate regolarmente la vostra collana di perle, dovrete farla esaminare circa una volta all'anno presso la vostra gioielleria al fine di evitare una rottura della vostra collana. Gli esperti suggeriscono l'utilizzo di un filo di seta. Tuttavia il filo di nylon è un' alternativa accettabile. Il filo utilizzato dovrà essere annodato tra tutte le perle per evitare nel caso di un incidente che tutte le perle vengano sfilate. Questa tecnica evita anche lo sfregamento delle perle l'una contro l'altra.
 
 Infine, comprate i vostri gioielli di perle da un professionista specialista nelle perle, che vi garantisca la qualità dei gioielli venduti e al quale ci si possa rivolgere per un consiglio. L'equipe di Netperles vi augura buono shopping e vi ricordiamo che siamo al vostro servizio, se avete delle domande.

Netperla è il vostro specialista in perle di coltura su Internet, vi troverete:
 
 Pendenti in perle di Tahiti
Orecchini in perle di Tahiti
 Collane di Perle di Tahiti
 E tutti i gioielli di perle di Tahiti in catalogo o anche su misura
 
 Ma anche:
 
 Dei gioielli in perle coltivate come:
 Collane in perle di acqua dolce tra le più belle raccolte
Collane di perle Akoya di qualità alta gamma
 Collane di perle Australiane , le favolose perle bianche dai riflessi argentati o dorati dai riflessi del sole.
 
 Netperla, BP 10044
 06113 Le Cannet (France)
 Tel. (+39) 06 99369791
 
  Fax: (+33) 04 92 94 87 56


 

Perle perle di coltura di acqua dolce

 

Perle d'Acqua Dolce FRESHHADAMA, perfettamente rotonde e dal lustro brillante, superficie delle perle senza imperfezioni. Le perle Acqua Dolce Hadama sono la più bella qualità delle perle di Acqua Dolce e rappresentano solamente lo 0.01% dell'intero raccolto di perle d'acqua dolce del mondo.

 

Perle di coltura
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Perle di coltura, la storia di Netperla

Pubblicato il da Moretti Valentina

Netperla.info è il portale di informazione in lingua italiana regolarmente aggiornato che fa parte del gruppo Netperles.com,  già presente su Internet tra i leader nel mercato internazionale della perla di coltura in Italia, Francia, Regno Unito, Spagna, Belgio, Svizzera, Stati Uniti, Germania, ecc ..

Netperla è un marchio di qualità per le perle commercializzate via Internet. Netperla ha una struttura aziendale leggera e commercializza le perle coltivate direttamente dalle coltivazioni, senza alcun intermediario. Netperla non dispone di negozi tradizionali, pertanto la vendita si fa unicamente attraverso Internet, cosa che riduce enormemente i costi operativi.

Netperla si è affermata da diversi anni sul mercato delle perle di alta gamma, potendo offrire alla propria clientela le perle di coltura della migliore qualità a prezzi straordinariamente bassi.

Una parte dello staff Netperles: Jean Gautier, direttore generale, François Xavier e Valentina, commerciali per Italia, Spagna, Regno Unito, Belgio e USA,
Jeremy, il nostro globe trotter che va negli allevamenti.




  Alcune celebrità che vengono nel nostro showroom a Los Angeles.
( nella foto sottostante )



Il nosto laboratorio orafo in Francia può  realizzare i vostri ordini speciali, gioielli unici che sono frutto delle vostre idee. Ogni gioiello dei nostri cataloghi viene spedito generalmente entro 24 ore col servizio di corriere privato Chronopost International dalla Francia, con il suo certificato di autenticità, che riporta il valore commerciale rilevato abitualmente nelle gioiellerie tradizionali, con uno scrigno di gioielleria che lo contiene e una guida per la cura  e conservazione delle perle.

Su Netperla potete trovare tutte le perle di coltura del mondo, essendo le perle coltivate la nostra sola specialità.
Netperla inoltre apre alla conoscenza e svela i segreti del mestiere della perlicoltura. Dopo avere visitato il sito Netperla.com non vi sarà più niente di sconosciuto sulle perle di coltura. Un'accoglienza d'eccezione Vi aspetta su Netperla.


Non è impossibile che alcuni contenuti provengano da altri siti, in questi casi i siti in questione saranno citati e saranno precisati i loro autori.
Netperla.info è a favore della trasparenza nell'informazione nelle tematiche di Netperla.com e Perla.tv, dove sono presenti numerose importanti informazioni sulla perla di coltura in generale. Netperla.info vuole favorire la divulgazione di questo tema per poter permettere al più gran numero di persone di farne parte.

Siete tutti invitati a parteciparvi.

Visitate: Gioielleria Online di Perle di Coltura



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